Il panorama dei bonus e delle agevolazioni fiscali per il 2025 sta attraversando profondi mutamenti, generando comprensibile incertezza tra cittadini, famiglie e imprese. In questa fase di transizione normativa, alcune misure saranno prorogate con modifiche, altre subiscono riduzioni o addirittura cancellazioni. Gli interventi riguardano tre grandi aree: incentivi per le famiglie, detrazioni per lavori edilizi e sostegni temporanei legati al caro vita e all’emergenza energetica.
I principali bonus confermati per il 2025
Nonostante i tagli e le revisioni introdotte dalla Legge di Bilancio e dai decreti successivi, alcuni incentivi restano attivi anche quest’anno e mantengono un ruolo centrale nella tutela del reddito e nella promozione di investimenti virtuosi.
- Bonus Mobili ed Elettrodomestici: confermato per il 2025 il contributo a favore di chi acquista arredi e grandi elettrodomestici nell’ambito di un intervento di ristrutturazione edilizia. Il tetto massimo di spesa resta fissato a 5.000 euro, con una detrazione del 50%, ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per poter richiedere il bonus, i lavori di ristrutturazione devono essere avviati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui si presenta domanda per l’agevolazione.
- Bonus Barriere Architettoniche: rimane valido il regime che consente una detrazione al 75% sulle spese sostenute per l’eliminazione degli ostacoli alla mobilità in edifici già esistenti. Possono usufruirne cittadini, imprese e enti pubblici, secondo modalità stabilite da precedenti normative.
- Carta nuovi nati: è nuovamente operativa la misura in favore delle famiglie con figli nati o adottati nel 2025, che garantisce un contributo di 1.000 euro ai nuclei con ISEE fino a 40.000 euro. La misura rappresenta un punto di riferimento per la natalità e il sostegno alla genitorialità .
- Bonus mamme lavoratrici: viene riconfermato il totale esonero dal versamento dei contributi previdenziali per le lavoratrici dipendenti con almeno due figli. Si applica sia al settore privato che a quello pubblico, valorizzando la presenza femminile nel mercato del lavoro.
- Bonus TARI: l’agevolazione per la tassa sui rifiuti è confermata, con soglia ISEE massima pari a 9.530 euro, elevata fino a 20.000 euro per nuclei con almeno quattro figli a carico. Il beneficio può essere richiesto secondo le procedure indicate dai comuni di residenza.
Modifiche principali e bonus con aliquote ridotte
Le novitĂ piĂą rilevanti riguardano il comparto dei bonus edilizi, oggetto di strette e ridefinizioni negli ultimi provvedimenti. La fine della stagione dei super bonus determina una significativa contrazione delle percentuali di detrazione e dei massimali concessi.
- Bonus ristrutturazioni: il beneficio per il recupero del patrimonio edilizio subisce una riduzione dell’aliquota, scendendo dal 50% precedentemente previsto al 36% per le spese sostenute dal 2026. Nel 2025 resta in vigore la detrazione massima del 50% (fino a 96.000 euro a unità immobiliare), ma dal 2026 scatta la revisione al ribasso (detrazione al 36%, tetto di 48.000 euro).
- Ecobonus: anche per gli interventi di efficientamento energetico l’aliquota viene rimodulata, con conferma al 50% per il 2025 e successiva riduzione negli anni successivi. Non subiscono modifiche le spese ammesse, che includono sostituzione infissi, installazione schermature solari, pannelli solari termici e impianti di climatizzazione evoluti.
- Sismabonus: analogamente, la detrazione per interventi antisismici rimane al 50% per il 2025 (con tetto a 96.000 euro per la prima casa), per poi calare al 36% negli anni a venire. Il bonus mantiene la platea di interventi e le modalitĂ operative giĂ note.
Si segnala l’introduzione di regimi transitori: coloro che effettuano lavori su abitazioni adibite a prima casa potranno beneficiare anche nel 2025 di percentuali più elevate rispetto al regime ordinario destinato invece alle seconde case o ad altri immobili. Questa evoluzione porterà , dal 2026, a una netta differenziazione tra beneficio per la residenza principale e per immobili diversi, all’interno di un progressivo “riassestamento” delle aliquote.
Bonus cancellati o in scadenza
Alcuni bonus che avevano caratterizzato gli scorsi anni rimangono fuori dal nuovo piano degli incentivi e delle detrazioni, a causa della volontĂ del Governo di razionalizzare la spesa pubblica e orientare le risorse su interventi maggiormente strategici.
- Superbonus 110%: la misura simbolo della ripresa post-pandemica è ufficialmente terminata, ad eccezione di casi residuali per lavori già avviati con pratiche regolarmente presentate entro le disposizioni transitorie. Viene definitivamente archiviata l’epoca delle maxi detrazioni, che hanno avuto grandi impatti sulla finanza pubblica e sul settore delle ristrutturazioni edilizie.
- Bonus facciate: non rinnovato il contributo destinato agli interventi di recupero delle facciate degli edifici, che aveva favorito numerosi restauri negli scorsi anni. Dal 2025 la misura non sarĂ piĂą accessibile, seppur con possibili deroghe per lavori avviati entro la scadenza ufficiale.
- Bonus prima casa under 36: l’agevolazione temporanea per i giovani under 36 che acquistano la loro prima abitazione (consistente in esenzioni fiscali e mutui agevolati), non viene prorogata nel 2025, segnando la cessazione di uno strumento che aveva incentivato l’ingresso dei giovani nel mercato immobiliare.
- Altri bonus minori non prorogati: il riordino ha coinvolto anche una serie di micro-incentivi o misure sperimentali, spesso a copertura limitata e scarsamente utilizzati nei fatti, per i quali non è più prevista alcuna dotazione finanziaria.
Nuovi bonus e incentivi introdotti
Nonostante i tagli, alcune nuove misure emergono nel 2025, con lo scopo di rispondere a bisogni specifici di famiglie e ceti vulnerabili.
- Bonus genitori separati: novità significativa di quest’anno, il pagamento dell’Inps a favore di 4.400 famiglie che si trovano in condizioni di particolare fragilità reddituale, con procedura agevolata di erogazione.
- Bonus psicologo: viene rifinanziato per nuovi beneficiari il contributo alle spese per prestazioni di supporto psicologico, indirizzato a cittadini che vivono situazioni di disagio documentato. L’Inps ha stanziato nuove risorse e sono in pubblicazione le graduatorie per l’accesso al beneficio.
- Bonus bollette: per contrastare il caro energia viene nuovamente attivato il contributo da 200 euro, accreditato automaticamente in bolletta per i cittadini con ISEE idoneo. L’erogazione è prevista tra aprile e giugno per chi ha già la documentazione aggiornata.
Merita attenzione il quadro delle misure dedicate alla tutela sociale: i bonus per famiglie numerose, asili nido, libri scolastici e altre forme di sostegno restano operativi nelle modalitĂ giĂ note, pur a fronte di risorse spesso contingentate e accesso selettivo.
Impatto delle modifiche sui contribuenti
I cambiamenti introdotti rivestono notevole importanza sia per la pianificazione familiare che per la strategia di investimento immobiliare. La rimodulazione degli scaglioni IRPEF e delle leve di incentivazione richiederà particolare attenzione in fase di dichiarazione dei redditi, dove la corretta individuazione delle spese detraibili e l’aggiornamento normativo giocano un ruolo essenziale.
L’innalzamento dei requisiti ISEE per alcune misure e la progressiva riduzione delle aliquote su molte detrazioni inducono a una maggiore selettività , favorendo potenzialmente le categorie più fragili mentre si riducono le opportunità di vantaggio fiscale per chi dispone di redditi medio-alti. Le famiglie con figli e i cittadini in condizioni di disagio economico potranno ancora contare su contributi mirati, mentre per i rimborsi sugli interventi edilizi occorre valutare attentamente le tempistiche e la natura delle spese pianificate.
Nel complesso, il 2025 si configura come un anno di profonda riforma e razionalizzazione dell’incentivazione fiscale italiana. La compresenza di misure nuove, temporanee o ridotte richiede chiarezza, conoscenza aggiornata e capacità di leggere accuratamente le circolari e le fonti ufficiali, spesso in costante aggiornamento.